Quaderno di traduzioni
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- Bu sahifa navigatsiya:
- Our share of night to bear
- The brain – is wider than sky
- A prison gets to be a friend
- Natures is what we see
Raymond Carver 61 Two worlds Aria greve nell'aroma dei crochi, il profumo sensuale dei crochi; guardo un sole limone scomparire, mutare il mare da blu a nero oliva. Vedo fulmini balzar dall'Asia mentre nel sonno il mio amore si agita e sospira e riaddormenta, parte di questo mondo eppure parte dell'altro. This word love Non andrò quando lei mi chiamerà anche se dirà ti amo, e soprattutto se dirà così, anche se giura e promette soltanto amore amore. La luce qui copre ogni cosa allo stesso modo; e neppure il mio braccio fa ombra, anch'esso consumato dalla luce. Ma la parola amore - parola che si oscura diventa pesante e si scuote, inizia a mordere a rabbrividire e sconvolgere attraverso questa pagina finchè anche noi ci perdiamo nella sua gola trasparente e ancora siamo separati, lucidi, le cosce affiancate i tuoi capelli sciolti che non hanno esitazioni. 62 Caution Provava a scrivere una poesia mentre fuori era ancora buio, quando sentì la netta sensazione di essere osservato. Posò la penna e si guardò attorno. Poi si alzò e fece il giro delle stanze. Frugò gli armadi. Naturalmente niente. Ma non voleva correre rischi. Spense tutte le luci e sedette al buio. Fumò la pipa fino a quando non se ne andò quella sensazione e ben presto albeggiò. Poi si mise a guardare il foglio bianco davanti a sé. Rifece ancora una volta il giro della casa. Accompagnato dal suono del suo respiro. Altrimenti niente. Ovviamente. Niente. Out Fuori dalla bocca nera del gran re salmone vengon fuori le teste delle aringhe, tagliate di traverso: lavoro quasi perfetto del vero pescatore di salmoni, suo e dell'elegante, affilato coltello da esca. Il corpo dell'aringa senza testa è stato fissato a quaranta centimetri dal cucchiaino d'argento, e le teste gettate fuori dalla barca per affondare vorticando nell'acqua maculata. Come hanno fatto quelle teste a riapparire nella barca fuori dalla bocca lacerata - straordinario! - versione distorta di una pessima favola, dove nessun desiderio verrà mai esaudito, nessun patto stretto, alcuna promessa mantenuta. Ne abbiamo contate nove di teste, come se contarle fosse già raccontarle dopo. - Gesù - esclamasti - Gesù - prima di rigettarle fuori che è dove dovrebbero rimanere. Ho riacceso il motore e abbiamo lanciato di nuovo in acqua gli ami con le esche d'aringhe. Tu raccontavi le tue storie con i Mormoni quando abbattevi alberi sulla Prince of Wales Island (niente alcol, né donne, né bestemmie. Niente e basta, a parte lavoro e paga) Poi sei rimasto in silenzio, hai pulito il coltello sui calzoni guardando l'orizzonte verso il Canada e oltre. 63 È tutta la mattina che volevi dirmi qualcosa ed ora cominci: tua moglie ti vuole fuori dalla sua vita, vuole che te ne vada, vuole soltanto che tu sparisca. Perché non sparisci e non ti fai mai più vedere? Così ti ha detto lei. "Ci crederesti? Mi sa che spera che un tronco mi faccia fuori." E proprio in quel momento qualcosa di grosso abbocca. L'acqua ribolle e la lenza fila via. E continua a filar via, fuori. What the doctor said Ha detto che non va bene per niente bene, anzi, proprio male ne ho contati trentadue su un polmone solo prima di smetterli di contarli Ho detto megli così, non vorrei sapere quanti ancora ce ne sono e lui ha chiesto lei è religioso, s'inginocchia nelle radure, invoca aiuto vicino a una cascata mentre gli spruzzi colpiscono viso braccia Io ho detto non ancora ma intendo farlo lui ha detto mi dispiace veramente vorrei tanto avere altre notizie da darle Io ho detto amen e lui qualcos'altro che non ho capito ma non volevo fargliela ripetere e doverne digerirne un'altra così l'ho solo guardato per un po' lui ha guardato me sono saltato in piedi ho stretto la mano di quest'uomo che mi aveva appena dato qualcosa che nessuno al mondo mi aveva dato prima mi sa che l'ho pure ringraziato tanta è la forza dell'abitudine. Cherish Dalla finestra la guardo chinarsi sulle rose reggendole vicino al fiore per non pungersi. Con l'altra mano taglia, si ferma, taglia, più sola al mondo di quanto pensassi. Non alzerà lo sguardo, non ora, sola con le rose e qualcos'altro che posso solo immaginare senza dire. Se il nome di quei cespugli, regalo per le nostre nozze tardive: Ama, Onora, Abbi Cura - 64 è quest'ultima che mi porge all'improvviso, dopo esser entrata in casa. Ci affondo il naso, ne aspiro la dolcezza, profumo di promessa e tesoro. La mia mano sul suo polso avvicina i suoi occhi verdi come muschio di fiume. Poi la chiamo, contro ciò che avverrà: moglie, finchè posso, finchè il mio respiro, petalo affannato dopo l'altro, riesce ancora a raggiungerla. Gravy Non c'è altra parola. Perché quella è ciò ch'è stata. Una pacchia una pacchia questi ultimi dieci anni. Vivo, sobrio, lavoratore, amante riamato di una brava donna. Undici anni fa gli dissero che aveva sei mesi di vita se continuava. E sarebbe ancora peggiorata. Così cambiò vita in qualche modo. Smise di bere! E per il resto? Dopo questo fu tutto una pacchia, ogni minuto, fino a quando e anche quando gli dissero che, be' - qualcosa si stava rompendo e qualcosa gli stava crescendo in testa "Non piangete" disse ai suoi amici "Sono fortunato. Ho avuto dieci anni in più di quanto io o chiunque altro s'aspettasse. Vera pacchia. Non lo dimenticate." No need Vedo un posto vuoto a tavola. Di chi? Di chi altro? Chi prendo in giro? La barca aspetta. Non servono i remi né il vento. Ho lasciato la chiave al solito posto. Tu sai dove. Ricordami e tutto ciò che abbiamo fatto insieme. Ora abbracciami forte. Sì, così. Baciami forte sulle labbra. Sì. Ora lasciami andare, cara. Lasciami andare. Non c'incontreremo più in questa vita, allora dammi un bacio d'addio. Baciami ancora. E ancora. Sì, così. Ora basta. Ora, cara, lasciami andare. È tempo d'avviarsi. 65 After-glow Viene il crepuscolo dopo un po' di pioggia. Aperto un cassetto ne salta fuori la foto di un uomo, e solo ora si sa che gli rimangono due anni. Lui ancora non lo sa, è chiaro, per questo può sorridere all'obiettivo. Come può sapere cosa mette radici nella sua testa in quel momento? Se si guarda a destra tra i rami e i tronchi, si intravedono macchie cremisi di chiarore ultimo. Senza ombre né chiaroscuri. L'aria è umida e calma… La posa dell'uomo continua a sorridere. Rimetto la foto con le altre e fisso il chiarore ultimo lungo i monti lontani che riluce dorato sulle rose in giardino. Poi dò un'altra occhiata alla foto. Ammicca, il gran sorriso, inclinata spavalda la sigaretta. Late fragment Hai avuto ciò che volevi, nonostante tutto? Sì. E cos'è che volevi? Dirmi amato, sentirmi amato sulla terra. 66 E.E. Cummings 67 “IS 5”, 40 I nostri cuori toccanti sottilmente comprendono (fusi come dita, amandosi fino a diventare mani) sottomessi all’immane disastro dell’anno: come questa precoce e solitaria stella si trascina gracile al crepuscolo, colti da paura densa i nostri spiriti languono e soffocano; finchè rapido l’autunno non abbraccia i nostri pensieri silenti, che mano nella mano, morendo tentano di comprendere il (per pallide distanza d’aria caduca, satura d’infinita malinconia priva di speranza, lumeggia di colpo esatto e sprezzante) chiaro terzo di luna che lento cade “IS 5”, 37 È molto che il mio cuore fu con il tuo stretto nel nostro abbraccio in quella tenebra dove sorgono nuove luci e s’espandono, da tempo la tua mente ha percorso il mio bacio come uno straniero per le vie e i colori di una città- che probabilmente ho dimenticato come, sempre (da questa precipitosa brutalità di sangue e carne) Amore conia il suo atto più graduale, e affila la vita a eternità - poi le nostre metà separate diventano musei colmi di bei ricordi imbalsamati 68 Da W(ViVa), 42 Coltiverò in me con scrupolo l’Inimitabile che è solitudine, questi sogni unici non sporcheranno i loro abiti con i fenomeni: essendo tale la degna condotta per più ponderose ambizioni o speranze meno alte delle mie (spalancando le finestre) “e c’è una filosofia” proprio nello stesso istante (si buttò in strada) questa profonda immediata maschera e esprimendo “per me, siccome io sono fragile ed esile prendo in prestito contatti da quel tu e da questo tu sensazioni, imitandole, un po’ fatalmente raffinate” avvolgendosi con cura nella Propria sciarpa) Pioggia non rispetta la gente e la neve se ne frega un soffice bianco di chi tocca. 69 Emily Dickinson 70 How many times Solo una bocca chiusa può dir quanto Vacillarono questi piedi deboli. Tenta –Tu puoi smuovere un chiodo orribile, O scardinare fibre d’acciaio?- Tenta! Accarezza la fronte sempre gelida- Alza –se puoi i capelli più distratti- Riscalda quelle dita di diamante Che mai, mai più porteranno un ditale. Ronzano sui vetri le mosche idiote- E mentre il sole splende, ecco che, ardito, Cola il filo di un ragno dal soffitto- Sta –la pigra massaia- tra le margherite. It’s such a little thing to weep É un’inezia tale, piangere- E così incerto un sospiro- Ma è proprio in tali occupazioni Che, uomo o donna, si muore! Adrift! Una piccola barca è alla deriva! E la notte sta già calando! Non c’è nessuno che possa condurla Fino alla città più vicina? Fu ieri –raccontano i marinai- All’imbrunire. E sconfitta dal vortice La piccola barca cessò la lotta Gorgogliando, fino al fondo del mare. Ma gli angeli raccontano che ieri, non appena l’alba diventò vermiglia, una piccola barca in preda al vento con le sartie tese e vele in alto salpò –trionfante! 71 Summer for thee Lascia che sia io la tua estate, quando più non sarà giorno d’estate! E la tua musica, quando Rigogolo e Fanello diventeranno muti! Rifiorire tua, fuggendo la tomba Ti raggiungerò splendida! Ti prego, coglimi- Anemone- In eterno, tuo fiore! Before the ice Prima che sia ghiaccio la palude Prima che partano i pattinatori O qualche viso si appanni di neve All’imbrunire- Prima che siano appassiti i prati E prima dell’albero di natale Prodigi su prodigi Arriveranno a me! Hearth! We will forget him! Cuore! Dimentichiamo – Tu ed io- stanotte! Tu puoi dimenticare il suo calore Ed io la luce! Quando avrai fatto, dimmelo, che comincerò io! Ma fa presto: se indugi Potrei ricordarlo! 72 I hav’not told my garden yet Non l’ho detto ancora al mio giardino Temendo d’esser vinta E non ho più la forza Di confidarlo all’ape- Né parlerò per strada Perfino le botteghe stupirebbero, che qualcuno così timido e stolto provi a morire. Non devono saperlo le colline Dove vagai a lungo Né dirlo alle foreste innamorate Il giorno che dovrò andarmene- Né sussurrarlo a tavola- Insinuando distratti- Che forse oggi qualcuno Percorrerà l’enigma- Virtù Oh, nothing new Oh, nulla da aggiungere Nothing that lasts nulla che duri An eternity, nothing worth un’eternità, e nulla che meriti Putting out to interest, lo sforzo della sollecitudine- Nothing- nulla- But the fixing of an eye che il concreto fissarsi dello sguardo Concretely upon emptiness! Sul vuoto. 73 Success is counted sweetest Dolcissimo è il successo Per chi non l’ha trovato. Si,per capire il nettare Occorre l’aspra fame. Non uno del purpureo plotone Che strappò la bandiera Può definire meglio la vittoria, del vinto che agonizza ascoltando da lontano le note così chiare e crudeli del trionfo nemico! Our share of night to bear A ognuno la sua notte- Ed il suo mattino Per colmare il suo vuoto Con la gioia e lo scherno- Una stella…e un’altra… Alcune si perdono! Poi la foschia ovunque, ed eccolo il giorno! Good night Buona notte, è dovere, com’è complicata la polvere! Sì, vorrei già partire per sapere! Oh Incognito! Insolente d’un angelo Evitarmi così! Padre! Non vuol parlarmi, vuoi dirgli qualche cosa? 74 I prayed, at first, a little girl Quand’ero una bambina io pregavo, ma perché mi dicevano di farlo- e mi fermai quando mi resi conto cosa significasse la preghiera. Credevo in Dio che si guarda attorno quando lo fisso con occhi infantili, ogni volta con solenne onestà- e Lui si guarda attorno- mentre elenco i desideri quotidiani o confondo le parti dei suoi piani lontani e Divini- E spesso, nel pericolo, considero la forza che potrebbe concedermi un Dio così forte, capace di sorreggermi quando vacillo, capace di ridarmi l’equilibrio che non conservo mai. 75 I had been hungry, all the years Sono rimasta affamata dalla nascita- ma venne anche il mio tempo per mangiare: tremante m’avvicinai alla tavola e potei toccare uno strano vino. Era su tavoli che avevo visto ritornando affamata a casa, quando fissavo le vetrine e l’abbondanza non osavo desiderare mia. Non riuscivo a riconoscer quel pane, così diverso dalla mia briciola- così frequentemente condivisa con gli uccelli nella nostra natura. Tutta quell’opulenza nuova offese la mia persona – mi sentii male come accade alla bacca di montagna trapiantata dal cespuglio alla strada. E non avevo più fame – scoprii che essere affamati è la condizione di coloro che rimangono fuori – ed entrati la fame se ne va. I found the words to every thought Io ho trovato sempre la parola per esprimere ogni pensiero – tranne uno – che mi provoca, come una mano che osa disegnare il Sole per chi si nutre di tenebre. Come cominci? Può il carminio esprimere la fiamma – O il blu il pomeriggio? 76 Of nearness to her sundered things Quando si riavvicina alle sue cose l’anima può vivere momenti unici – quando nella penombra si contempla qualche stranezza che diventa nitida. Riemergono figure seppellite e tornano tranquille nelle camere. E, non contaminato dal sepolcro ma diventato polvere, ritorna il vecchio amico, nella stessa giacca che noi gli abbottonammo nella tomba, la giacca che portava quando bimbi negli antichi mattini giocavamo. I see thee better-in the dark Ti vedo meglio – nell’oscurità – non m’occorrono lumi. L’amor per te sia un prisma che supera il violetto. Riesco a vederti meglio grazie agli anni che si sono curvati tra di noi – la lampada del minatore basti ad annullarne il buio. Ora che sei sepolto – riconoscerti è più facile – e ardente diventi la tua tomba della luce che innalzai per te. Di che giorno necessitano coloro che hanno un sole eterno – sulle loro tenebre – e che risplende al Meridiano? 77 The brain – is wider than sky Il cervello è più spazioso del cielo – prova a metterli accanto, e l’uno conterrà leggero l’altro e inoltre pure te – Il cervello è più profondo del mare – se li leghi blu a blu, uno assorbirà l’altro come immergendo la spugna nel secchio – Il cervello ha lo stesso peso di Dio – tu sollevali entrambi – ti accorgerai che si differenziano come Sillaba e Suono. A little road Una piccola strada – non opera dell’uomo – realizzata dallo sguardo e accessibile soltanto a stanga d’ape o cocchio di farfalla – Non so dirti se arrivi fino in città – so solo che nessuno dei carri che ci corrono trasporta me. I dwell in possibility Abito nel possibile – una casa migliore della prosa – ha le porte più alte, tantissime finestre – Camere come cedri – l’occhio non può entrarvi – e sul suo tetto eterno comignoli d’azzurro – L’unica occupazione per chi visita – stendere le mie mani strette – E cogliere il Paradiso. 78 A prison gets to be a friend Una prigione ci diventa amica tra il suo volto ponderoso e il nostro si forma un legame di parentela – la fessura del suo sguardo di luce andiamo a guardare con gratitudine all’ora concessaci – come il pane, di cui siamo ugualmente affamati. Impariamo a conoscerne le tavole, le quali rispondono ai nostri piedi – un suono che al principio ci risulta così miserabile, mentre ora è – così dolce – anche se non proprio come il rumore di guazza nelle pozze – ormai memoria di bambino – ma è la geometrica gioia di un circuito più tranquillo. Mentre la posizione della chiave che sbarra la fatica ogni giorno ha un aspetto più reale del viso stesso della libertà – spettro d’acciaio, i cui lineamenti sono sempre presenti – come i nostri, e come i nostri non possiam sfuggire – il dovere prescritto, il breve cerchio, il lento barattare le speranze con cose più passive – E la gioia, la gioia troppo ripida per poterla vedere – Libertà un tempo nota – sogno troppo vasto per ogni notte senza redenzione. 79 Natures is what we see La natura si vede – É il colle – il pomeriggio e lo scoiattolo – l’eclisse e l’ape – È tutto il cielo – La natura la udiamo – è mare e dolico, grillo e tuono – è tutta l’armonia – La natura ci è nota – ma non sappiamo dirla – È così impotente la saggezza nostra di fronte alla sua semplicità. Each life converges to same center Ogni vita converge verso un centro – sopito o manifesto, in ogni essere umano puoi trovare un fine che forse non saprà neanche ammettere – troppo bello per essere creduto da un’ingenua fede – da adorare cautamente – come un Cielo fragile – come le vesti dell’arcobaleno irraggiungibile – Verrà cercato quanto più distante – quanto alto per la lenta diligenza dei santi – il Cielo – Potrebbe rimanere inconcluso per l’intera ventura di una vita – ma in eterno – la prova – ritorna – Download 5.01 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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