Istituto comprensivo "A. Ilvento"
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- IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Marcella Anna Marsico
- 1. INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA
- 3.GESTIONE DELL’UNITÀ SCOLA STICA AUTONOMA
- INTRODUZIONE 5
- PREMESSA
- Grassano mi pareva quasi ricchezza, e la maggiore vivacità della gente, il diverso dialetto, con i suoi rapidi suoni pugliesi
- Cristo si è fermato a Eboli. 10
1 ISTITUTO COMPRENSIVO “A. ILVENTO” 75014 GRASSANO Tel. e Fax: 0835/721012 – e-mail: mtic808001@istruzione.it PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA Anni scolastici 2016/19 L’INSEGNAMENTO E un maestro disse: Parlaci dell'Insegnamento. E lui disse: Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già sonnecchia nell'albeggiare della vostra conoscenza. Il maestro che cammina all'ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore. E se davvero è saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente. L'astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza. Il musico può cantarvi la melodia che è nell'aria, ma non può darvi l'orecchio che fissa il ritmo, né l'eco che rimanda il suono. E colui che è esperto nella scienza dei numeri può descrivervi il mondo del peso e della misura, ma oltre non può condurvi. Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo. Khalil Gibran 2 Coordinazione ed elaborazione P.T.O.F. Ins. Angela Carretta Docenti di supporto Romano Anna Camilla Incampo Nicola Siggillino Anna Vizzuso Cinzia Romeo Angela La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, del bene e del bello, che non sono mai dimensioni separate ma sempre intrecciate. Papa Francesco IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Marcella Anna Marsico 3 I N D I C E Introduzione…………………………………………………………………… Premessa……………………………………………………………………… Pag. “ 4 5 1. INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA Lettura del territorio……………………………………………………………… . L’Istituzione Scolastica ………………………………………………………… .. Esplicitazioni r uoli ………………….…………………………………………… .. Organig ramma …………………………………………………………………… Risorse umane e strutturali …………………………………………………… .. Organizzazione sicurezza……………………………………………………… . Orario rice vimento……………………………………………………………… .. Principi e finalità d ella Scuola ………………………………………………… .. Priorità traguardi e obiettivi……………………………………………………… Scelte conseguenti ai risultati de lle prove INVALSI………………………….. Piano di migl ioramento………………………………………………………….. Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15…………………. Figure strumentali……………………………………………………………… .. Elenco progetti di mi glioramento………………………………………………. Progetti prior itari PTOF……….………………………………………………… Piano Annuale per l ’Inclusività………………………………………………….. Alunni diversame nte abili ……………………………………………………….. Alunni con DSA…………………………………………………………………… Alunni stranieri…………………………………………………………………… . “ 8 “ 14 “ 20 “ 22 “ 23 “ 24 “ 26 “ 28 “ 30 “ “ “ “ 31 33 38 41 “ “ “ 42 46 63 “ “ “ 70 71 71 Rapporti scuola- famiglia………………………………………………………… . “ 72 Traguardi per lo sviluppo delle competenze nella continuità………………… “ 75 Attività final izzata alla continuità …………………………………… .. ………… “ 76 Curricolo verticale….…………………………………………………… .. ……… “ 77 Valutazione………………………………………………………………… .. …… “ 92 Organizzazione scolastica……………………………………………………… . RAV ……………………………………………………………………………….. Ampliamento offert a formativa …………………………………………………. “ “ “ 96 111 114 Piano delle attività Scuola dell’Infanzia ……………………………………….. “ 115 Piano delle attività Scuola Primaria ……………………………………………. “ 117 Piano delle attività Scuola Secondaria di 1° Grado ………………………….. “ 123 2. ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospetto riassuntivo…………………………………………………………….. “ 127 Scuola dell’Infanzia………………………………………………………………. “ 128 Scuola Primaria…………………………………………………………………… “ 134 Scuola Secondaria di 1° Grado…………………………………………………. “ 136 3.GESTIONE DELL’UNITÀ SCOLA STICA AUTONOMA Vigilanza alunni…………………………………………………………………… “ 137 Uso spazi………………………………………………………………………….. “ 137 Modalità di comunicazione con i genitori……………………………………… “ 137 Fabbisogno di organico………………………………………………………….. “ 138 Programmazione attività formativa……………………………………………... " 140 Fabbisogno attrezzature e infrastrutture………………………………………. “ 141 Organico di potenziamento…………………...…………………………………. “ 141 4 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Il presente Piano triennale dell’ Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “ A. Ilvento” di Grassano, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ”. Il Piano: - è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n°3547 del 26/11/2015; - ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 14/01/2016 ed è stato adottato dal Consiglio d’ Istituto nella seduta del 15/01/2016; - dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. INTRODUZIONE 5 PREMESSA L’AUTONOMIA dELLE ISTITUzIONI SCOLASTIChE SI SOSTANzIA NELLA PROGETTAzIONE e nella realizzazione di interventi di educazione,formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti,al fine di garantire loro il successo formativo,coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del SISTEMA ISTRUzIONE E CON L’ESIGENzA dI MIGLIORARE L’EffICACIA dEL PROCEsso di insegnamento e di apprendimento. (Regolamento autonomia scolastica D.P.R. 8 marzo 1999 n°275) 6 Il Piano dell’ Offerta Formativa è il documento fondamentale del nostro Istituto, l’identità culturale, curriculare, extracurriculare e organizzativa che la nostra scuola adotta nell’ambito della sua autonomia.(art.3 regolamento autonomia scolastica) . E’ uno strumento di lavoro e di consultazione per tutte le componenti della scuola (allievi, famiglie, docenti, Dirigente Scolastico, personale non docente) ed è utilizzato: dagli Allievi per: percorrere itinerari di apprendimento utilizzando la rappresentazione mentale e grafica; rendersi conto delle proprie conquiste; definire la propria identità; consolidare gradualmente le proprie competenze. Dalle Famiglie per: conoscere obiettivi, percorsi, modalità organizzative-operative, rendendo trasparente il profilo gestionale; u n’informazione realistica sulle risorse umane e materiali disponibili per la realizzazione del Progetto Globale e/o dei Progetti specifici; migliorare capacità di domanda e di conseguenza favorire la progettualità positiva delle famiglie. Dai Docenti come: strumento costante per le riflessioni ed i processi che attiva,le decisioni che motiva,le operazioni che sollecita, i risultati che consente di conseguire ; sollecitazione a migliorare i percorsi progettati e da ridefinire orientamenti,scelte e obiettivi, soluzioni metodologiche,didattiche e organizzative; strumento di autovalutazione della progettazio ne al fine di intervenire sui “punti di debolezza”e potenziare i punti di forza . Dal Dirigente Scolastico per: analizzare gli itinerari di elaborazione di ipotesi progettuali e organizzative nonché la loro traduzione operativa; permettere di visualizzare i processi che conduono al prodotto formativo; comparare i livelli di ingresso con quelli di uscita al fine di apportare eventuali e opportuni correttivi. Dagli Enti e alle strutture territoriali per: realizzare le condizioni di fattibilità; essere coinvo lti nella gestione del “fatto” educativo-culturale; s viluppare forme di “controllo” sociale sull’operato della scuola; p orre maggior attenzione verso la scuola e gli allievi“utenti deboli” di un servizio che non sempre viene erogato in maniera economicamente soddisfacente; intervenire in forma più tempestiva, più incisiva e più qualificata. Dal personale ATA per: portarlo a conoscenza e renderlo partecipe di quello che la scuola propone sul piano educativo-didattico; esplicitare i legami tra gli aspetti amministrativi ed educativi-formativi. analizzare modalità organizzative del servizio in funzione del progetto della scuola. “È la carta d’identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell’istituto, l’ispirazione culturale - pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. Pur aderendo agli obiettivi 7 generali ed educativi definiti a livello nazionale, il P.T.O.F. raccoglie e risponde alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico", del nostro territorio. Il nostro Istituto Comprensivo, pertanto, intende “dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche”. Sono stati richiamati una serie di principi ed obiettivi, che non sono nuovi, ma che ruotano intorno al concetto del diritto al successo formativo per tutti gli studenti, rimuovendo gli ostacoli personali e sociali. In altre parole, l’individualizzazione è riferibile all’istanza di uguaglianza, di democraticità, al diritto di ogni persona a raggiungere i traguardi indispensabili, quali che siano i livelli di partenza, contrastando l’ingiustizia denunciata dai ragazzi di don Milani (Lettera ad una professoressa) del “fare parti uguali tra diseguali”. Questa scelta tende alla realizzazione di obiettivi identificati come prioritari: competenze linguistiche competenze scientifiche e logico-matematiche competenze musicali e artistiche cittadinanza attiva e democratica, interculturalità, solidarietà, educazione alla pace sostenibilità ambientale del territorio competenze tecnologiche educazione motoria ed uno stile di vita sano, educazione alimentare politiche di inclusione e lotta al bullismo e alla dispersione scolastica Il conseguimento di tali obiettivi avverrà attraverso proposte di: itinerari didattici rispondenti alle esigenze della collettività scolastica e delle individualità, progetti ,discipline ed attività aggiuntive, orientamento, sostegno e recupero, responsabilizzazione delle scuole nei confronti della comunità, partecipazione degli operatori e degli utenti, di enti ed associazioni alla vita scolastica. 8 Lettura del territorio GRASSANO Urbanistica Grassano sorge a ridosso dell'imponente Chiesa Madre, dove vi è la parte più antica del paese. Infatti qui, tra il 1200 ed il 1700, edificarono le loro dimore contadini e pastori. A partire dal Settecento e fino a tutto l'Ottocento il centro abitato si espanse fino a Corso Umberto I. Successivamente, l'espansione si portò fino in via Meridionale prima e, verso Serra Martella e via Capitano Pirrone poi. Potenzialmente potrebbe ospitare più di 10.000 abitanti. Il comune di Grassano è posto tra le valli del fiume Bradano e del Basento ed a poca distanza dal torrente Bilioso a 559 m s.l.m. nella parte settentrionale della provincia. Confina a nord con il comune di Irsina (22 km), ad est con Grottole (12 km), a sud con Garaguso (18 km) e Salandra (23 km) e ovest con Calciano (15 km) e Tricarico (18 km). Dista 37 km da Matera e 59 km da Potenza . Negli ultimi 50 anni il centro abitato è praticamente raddoppiato nella sua estensione territoriale. Storia La comunità di Grassano ha antiche origini. Non è nota l'epoca precisa della sua fondazione anche se nel 1123 viene menzionato per la prima volta tra i centri della Diocesi di Tricarico e in epoca angioina viene ricordato come "castellum quod vocatur Crassanum". Solo nel 1320 risulta essere delineato con caratteristiche di piccolo abitato vero e proprio con i suoi 12 fuochi tassati (tra i 47 e i 70 abitanti).I Cavalieri di Malta furono per secoli padroni dell'abitato e del suo territorio che amministrarono dal "Castello Commendale" posto sulla cima dell'abitato sino alla promulgazione nel 1810 di una legge che sopprimeva le corporazioni "non di interesse sociale". 1 - INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITA' DELLA SCUOLA 9 Stemma Dal Settecento l'emblema del comune è costituito da due cornucopie ricolme di frutti, a simboleggiare la fertilità dei terreni che costeggiano il fiume Basento. A partire dall'Ottocento nello stemma sono stati aggiunte tre colline, che raffigurano la "forma" del paese. Carlo Levi e Grassano Carlo Levi, nato a Torino il 29/11/ 1902, in un’agiata famiglia ebraica della borghesia torinese (e morto a Roma il 04/01/1975), è stato uno scrittore, politico, giornalista e pittore italiano . E’ stato tra i più significativi narratori del Novecento. Nel 1931 si unì al movimento di “Giustizia e libertà” e, per sospetta attività antifascista, fu arrestato per ben due volte e condannato a 3 anni di confino in Lucania. Il 3 agosto 1935 Levi giunse a Grassano. Qui ritrovò il gusto della pittura e della produzione letteraria. Fu suggestionato dall'accoglienza offertagli dalla gente del posto e dal suo paesaggio. Egli affermava nei suoi scritti : “…. Grassano mi pareva quasi ricchezza, e la maggiore vivacità della gente, il diverso dialetto, con i suoi rapidi suoni pugliesi, mi davano l’impressione di essere quasi in una città piena di vita …” Successivamente fu trasferito ad Aliano e da questa esperienza nascerà il suo romanzo più famoso: nel 1945 EINAUDI pubblica “Cristo si è fermato ad Eboli”. Il 3 agosto 2015, per l’80° anniversario dell’arrivo di Carlo Levi nel nostro paese, l’Amministrazione Comunale ha programmato un evento commemorativo con l’Associazione culturale “Crassanum”. Michele Placido, nelle vesti di Carlo Levi, ha ripercorso i suoi passi dall’arrivo alla permanenza nella Locanda Prisco. L’attore ha letto e commentato brani tratti dal famoso libro di Levi: Cristo si è fermato a Eboli. 10 Monumenti e luoghi di interesse Architetture religiose Chiesa Madre : situata nel punto più alto del paese, era in origine una cappella del ben più ampio castello di proprietà del Commendatore di Malta … Al suo interno, vi è custodito un organo del Settecento perfettamente funzionante. Chiesa Madonna della Neve :su questa chiesa non si hanno notizie precise della sua esistenza. Si presume che sia stata costruita intorno alla prima metà del Cinquecento .Tra i suoi arredi vanno segnalati un quadro del ‘700 di scuola napoletana e l’acquasantiera seicentesca posta l'entrata. Convento di Santa Maria del Carmine : le prime notizie certe, riguardo alla fondazione di questo convento, risalgono al 1612. La chiesa si presenta con due navate ed è affiancata da un campanile costruito agli inizi del Novecento. Per gli amanti dell'arte sono da segnalare le belle tele del Seicento e del Settecento esposte in chiesa oltre i prestigiosi affreschi del ‘700. 11 Semina … semina … Quello che conte è seminare… Semina con un tuo sorriso, con un tuo saluto. Semina con un tuo dolce sguardo, con un caloroso abbraccio. Semina in ogni occasione e circostanza Con coraggio ed entusiasmo! Semina con fede, ma soprattutto con amore; così che il tuo seminare diventi fecondo. E se il seme cadrà su un terreno arido senza produrre né frutto né fiori, rimarrà comunque in te la gioia di aver seminato. Download 6.86 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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